Lettera dell’Assessore alle Politiche dell’Ambiente della Regione Calabria

di 26 Novembre 2005 Lavori Pubblici
Riportiamo il testo di una lettera dell’Assessore all’ambiente della Regione Calabria Diego Tommasi, avente lo scopo di promuovere iniziative dirette alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulle proposte di decreto legislativo di riordino delle norme ambientali (legge delega n. 308 del 2004)

 

Roma, 24 novembre 2005

Spett.li

Formazioni Sociali

Organizzazioni Sindacali

Associazioni degli Imprenditori

Ordini ed Albi Professionali

Associazioni Ambientaliste ed Ecologiste

Associazioni dei Consumatori-Utenti


LORO SEDI

OGGETTO: Documento della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome sul decreto legislativo di riordino delle norme ambientali

Nel ringraziarVi per aver condiviso con noi tutto il percorso di questi mesi per approfondire assieme le tematiche relative all’attuazione della legge delega 308/2004, per il riordino della normativa ambientale, colgo l’occasione per allegarVi il documento politico approvato oggi dall’Assemblea della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome.

Tale documento, come già ribadito lo scorso 22 novembre, durante la consultazione con tutte le formazioni sociali ed economiche, tiene conto delle osservazioni da Voi inviateci e rappresenta un importante punto di arrivo del rapporto partecipativo tra le Istituzioni degli Enti territoriali ed i diversi soggetti della società civile.

Colgo l’occasione per annunciarVi che la nostra Assemblea dei presidenti ha deciso di convocare una manifestazione di sensibilizzazione dell’opinione pubblica in ogni regione ed un incontro nazionale a Roma da tenersi tra il 13 dicembre 2005.

L’iniziativa servirà sia a continuare il nostro confronto, una volta che lo schema di decreto legislativo sarà ufficialmente trasmesso dal Governo sia al Parlamento che alla Conferenza Unificata Stato-Regioni-Autonomie Locali, sia a porre le basi per una democratica pressione sul Governo affinché riveda sia il metodo con cui è arrivato alla stesura del provvedimento senza alcuna concertazione, sia il contenuto che comporta una sicura illegittimità in molti dei suoi punti.

Resto a Vs. disposizione per continuare assieme il lavoro avviato, consideranto questa nostra esperienza anche un momento di inizio per rinnovare il rapporto con la Commissione “Ambiente e protezione civile” delle Regioni.