Comunicato del Presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani sul decreto ambientale

di 26 Novembre 2005 Focus

DELEGA AMBIENTALE: INCONTRI PUBBLICI IN OGNI REGIONE
ERRANI: DECRETO VIOLA COMPETENZE REGIONI

Roma, 24 novembre ‘05 – comunicato stampa – “Ancora una volta il Governo ha preferito percorrere la strada della decisione unilaterale in una materia in cui è evidente la competenza e il coinvolgimento delle Regioni e delle Autonomie locali” lo ha detto Vasco Errani, Presidente della Conferenza delle Regioni, riferendosi all’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del decreto attuativo della delega ambientale.

“Siamo in attesa – ha aggiunto Errani – della trasmissione ufficiale del testo del decreto e lo valuteremo nel merito. Intanto occorre sottolineare che dalla lettura dei testi ufficiosi il decreto contrsta con diverse direttive comunitarie e viola, andando oltre, lo stesso dispositivo della legge delega finendo per stravolgere l’assetto delle competenze definito dalla Costituzione e consolidato da diverse pronuncie della Corte Costituzionale”.

La Conferenza delle Regioni ha, al riguardo, approvato oggi un Ordine del Giorno che sarà trasmesso al Governo nella sede della Conferenza Unificata.

“La vicenda del decreto ambientale è emblematica di un atteggiamento che non tiene conto del principio di leale collaborazione. Per cercare di spiegare all’opinione pubblica – ha concluso Errani – i rischi connessi a tale decreto saranno organizzati in ogni Regione diversi incontri pubblici che coinvolgeranno le Autonomie locali, le associazioni ambientaliste, il volontariato, le organizzazioni di categoria interessate e le diverse realtà che concorrono alla azione di difesa e di tutela dell’ambiente.

"In tutte le Regioni italiane -ha detto Diego Tommasi, Assessore della Regione Calabria e Coordinatore della Commissione Ambiente per la Conferenza delle Regioni – dobbiamo coinvolgere le formazioni sociali, economiche e professionali che hanno interessi diretti nella corretta tutela ambientale, in modo da allargare il fronte di opposizione a questa manovra che invece di una riforma è una pura operazione di accentramento del potere da parte del Governo".