APPALTI PUBBLICI E REGOLARITÀ FISCALE. LE MODIFICHE DEL D.L. 76/2020 E PRIME CONSIDERAZIONI ALLA LUCE DEL NUOVO CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI di Maria Difino

ARTICOLO AVV.SSA MARIA DIFINO

 

 Maria Difino 

Avvocato del Foro di Campobasso 

(03.04.2023) 

Sommario: 1. Il caso: Consiglio di Stato, Sez. V, 9 febbraio 2022 n. 942. 2. La regolarità fiscale quale requisito di partecipazione alla gara e le sue esimenti. 3. I due presupposti della esimente ex co. 4 art. 80 dlgs n. 50/2016. 3.1. La gravità della violazione. 3.1.1. Cenni sul concetto di discrezionalità e vincolatezza nell’agire delle amministrazioni finanziarie. 3.1.2. L’obbligazione tributaria. 3.1.3. Le dilazioni di pagamento. 3.2. La definitività dell’accertamento. 4.Tributi locali. 5. Cenni sul rapporto tra la normativa tributaria e la legge sul procedimento amministrativo. 5.1. Il principio di proporzionalità. 5.2. Le ricadute degli articoli. 21-septies e 21-octies della legge n.. 241/1990 sulla attività posta in essere dall’ Amministrazione finanziaria. 6. La sentenza TAR Molise-Campobasso n. 82/2023. 7. Conclusioni 

ABSTRACT: In due recenti sentenze (Consiglio di Stato, sez. V, n. 942/2022 e TAR Molise-Campobasso, n. 82/2023) i giudici amministrativi hanno nuovamente affrontato la questione delle cause di esclusione nelle gare di appalto in relazione alla esimente della regolarità fiscale, come disciplinata dal co. 4 dell’art. 80 e modificata dal decreto semplificazioni 2020. Il tema è particolarmente interessante, anche per il coinvolgimento di istituti disciplinati dal diritto tributario: normativa questa, che presenta molte affinità con il diritto amministrativo ma che, comunque, se ne differenzia. L’equilibrio che il sistema giuridico aveva fin’ora in qualche modo garantito nei casi di esclusione dalle procedure evidenziali per irregolarità fiscali, sembra essere messo in crisi dall’emanazione del nuovo Codice dei Contratti del 2023 che, per gli affidamenti sotto soglia, prevede ormai la eliminazione della procedura gara.