QUALE INQUADRAMENTO GIURIDICO PER LA CESSIONE DI CUBATURA? LA PAROLA ALLE SEZIONI UNITE di Maria Tomassetti

(Cass.Civ. 19152/20) CORTE-DI-CASSAZIONE-CIVILE-Sez.-6 – 15_09_2020-Ordinanza-Interlocutoria-n.19152

Con l’ordinanza interlocutoria del 15 settembre, la n. 19152/2020, la Sesta sezione tributaria ha rimesso alle Sezioni Unite Civili la risoluzione della questione relativa al corretto inquadrameno giuridico dell’atto di cessione di cubatura che si collega alla circolazione dei diritti edificatori. In particolare, il criterio di tassazione è direttamente collegato a tale inquadramento, da cui dipendono ulteriori ricadute fiscali delle sopravvenienze di carattere urbanistico successive alla cessione.

La cessione di cubatura si realizza con l’intervento dell’ente pubblico mediante la licenza, non solo verso i terzi, ma anche fra le parti. Prima del rilascio della concessione dal Comune, sussiste esclusivamente un vincolo obbligatorio tra i proprietari, che hanno pattuito la cessione della cubatura, ma non un asservimento di un fondo a favore di un altro. Prima di tale momento, la rinuncia ad utilizzare per sé la cubatura mancante al cessionario rappresenta un impegno preliminare del proprietario cedente. Tuttavia il Collegio ha ritenuto utile investire le Sezioni unite della Corte sull’inquadramento giuridico dell’atto di cessione di cubatura che si collega alla circolazione dei “diritti edificatori” soprattutto a seguito del lungo dibattuta avutosi sia in dottrina che in giurisprudenza.

Un primo orientamento sostiene che la cessione di cubatura poiché assoggettabile ad imposta di registro è da qualificare come contratto ad effetti reali. Un secondo, e consistente, indirizzo giurisprudenziale si è invece espresso nel senso di attribuire alla cessione di cubatura un atto avente natura obbligatoria. Un terzo orientamento qualifica altresì l’atto di cessione come negozio assimilabile a quello di natura reale, in forza di una utilitas della cessione di cubatura assimilabile a quella di un fondo servente. Un ultimo indirizzo vorrebbe attribuire una natura poliedrica all’atto di cessione di cubatura, andando di volta in volta alla ricerca della singola disciplina normativa rilevante, così superare le dispute insorte sulla sua qualificazione giuridica. Ne consegue che, risolvere il conflitto sorto nel dibattito giurisprudenziale, rappresenta una questione di particolare importanza proprio per il fatto che qualificazione dell’atto si collega l’imposizione fiscale. Parimenti necessaria risulterà la verifica delle ricadute a fini fiscali delle sopravvenienze di carattere urbanistico successive alla cessione.