Sugli interventi di conservazione in pendenza di condono, di Paolo Urbani

In tema di sanatoria edilizia, non è consentito al soggetto in attesa del provvedimento di condono proseguire liberamente le lavorazioni abusive. La presentazione della domanda di condono non autorizza infatti l’interessato a completare né tantomeno a trasformare o ampliare i manufatti oggetto della richiesta, i quali, fino al momento dell’eventuale concessione della sanatoria, restano comunque abusivi, con la precisazione che, qualora ciò avvenisse, l’amministrazione comunale non potrebbe pronunciarsi sulla domanda di sanatoria, venendo meno la continuità tra vecchia e nuova costruzione e l’attuale riconoscibilità del manufatto originario oggetto dell’istanza di condono. Tuttavia, sotto altro profilo, non può essere giuridicamente impedita al proprietario ogni attività edilizia avente ad oggetto il bene di sua appartenenza in attesa di condono, anche allorquando quest’ultimo subisca ammaloramenti e degrado causati dai guasti del tempo.